La Macina di San Cresci

 

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Alfredo Futuro
28 maggio - 18 giugno 2004

    Altrarte nacque da un'idea e da un impulso di Eleonora Folonari che, già collezionista e amante d'arte, ne favorì la realizzazione attraverso l'opera e la creatività molteplice di Alfredo Futuro.
Accogliendo lo slancio, La Macina di San Cresci si adoperò notevolmente per un'insolita quanto espressiva forma di allestimento .
Oltre alle opere pittoriche il cui motivo principale venne giocato sulla fusione del ritratto umano miscelato alla figurazione animale, molti altri aspetti quali lo scultoreo, il ludico e il compositivo fantastico non vennero trascurati. Dunque assieme ai ritratti di personalità deguisè in tigri o leopardi furono presentate mirabili pepite auree, stelle, cuori, aerei e giuochi di trasparenze e luci che usciti dalla creatività di Alfredo Futuro fecero di quell'evento un vero successo di innovativa espressione artistica.

Alfredo Futuro nasce in Valdarno nell'ottobre del 1946 , sviluppando già in tenera età l'inclinazione alle inclinazioni artistiche grazie ai multiformi e variegati aspetti del suo ambito familiare.
Cresce in compagnia di espressioni teatrali nelle quali viene coinvolto dai nonni, mentre da parte dei genitori, pittura e musica, esercitano un ruolo formativo.
Studia a Firenze e dopo il Liceo Artistico trova negli architetti Pierluigi Spadolini e Leonardo Savioli i propri modelli di riferimento evolvendo l'accademismo in espressione personale attraverso gli accordi che legano disegno, pittura e scultura come essenziali componenti dello sviluppo architettonico .
Più che dedicarsi all'architettura è per questa in verità che approda alle espressioni delle arti liberali.
Comincia a viaggiare e trova ben presto occasioni espressive a Londra come a Parigi dove dall'80 al '90 si stabilisce . In quel decennio oltre che esposizioni e performarnces in gallerie pubbliche e private esegue ritratti e composizioni per importanti famiglie e personalità (Peugeot, Angremy, Citroen, Arigoni, Jospin, Coulom, Vadepied e Boudot de La Motte ); conosce Olga Picabia, incontra Francoise Sagan e Madame Mitterand . Con Leonid Talalaeff , suo sponsor e gallerista di quei tempi, opera alla Citèe de la Roquette nel crescente sviluppo del quartiere della Bastille e partecipa alle principali realizzazioni ed iniziative artistico-culturali che approderanno con la " Nouvelle Opera" al risorgere di tutto quell'arrondissement .
Rientrando in Italia per motivi familiari, percorre di nuovo gli antichi sentieri della tradizione artistica e lavora per le grandi famiglie fiorentine (Rucellai, Pucci, Antinori, Mazzei, Frescobaldi, Marchi, Pallavicino, Branca, Gucci, D'Afflitto, Quaratesi , Geddes da Filicaia) eseguendo differenti ritratti e composizioni . Deve molto del proprio prestigio particolarmente alla famiglia Folonari che lo incoraggia accogliendolo affettuosamente . Oltre a contatti ed interessi espressivi in differenti paesi della Comunità Europea accresce la sua notorietà in USA e Svizzera , in importanti collezioni fra le quali Adams , Williamson e Crismon ( USA ) , Cornaro, Dell'Acqua e Gianella (Svizzera) . Annovera fra le principali opere alcuni importanti ritratti quali: Papa Giovanni Paolo II , Lady Diana, Madre Teresa di Calcutta , Giovannino Agnelli e Sam Walton .
La scultura equestre , monumento mobile "Pharaon" , è attualmente di proprietà di Madame Mijeanou Bardot ; i "Cavalli Alati" appartengono ai Signori Giovanni ed Eleonora Folonari ; mentre il Grande Presepe ( opera scultorea in ferro saldato ), è tutt'oggi disponibile per mostre itineranti .
L'opera più lontana e forse più misteriosa composta da Alfredo Futuro si trova sull'Isola di Pasqua, dove l'artista ha dedicato nel 2000 , all'amore dell'umanità un cerchio di 100 metri di diametro disegnato manualmente con un "filo" di pietre vulcaniche assemblate .
Collabora attualmente , tra l'altro, in qualità di Direttore Artistico presso la galleria "La Macina di San Cresci" .
Proprio in questa località di Greve in Chianti vive e risiede , continuando a lavorare in pittura, scultura e creatività in un percorso costantemente in ascesa

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